“Non ha fatto molta differenza” per Piastri, ma il quinto posto è comunque positivo.

Oscar Piastri potrebbe essere partito dietro al suo compagno di squadra in Ungheria, ma grazie a una grande partenza e all’istinto di pilota nel saper cogliere l’occasione, l’australiano si è ritrovato al secondo posto dietro a Max Verstappen al termine del primo giro a Budapest.

Tuttavia, alla fine della gara caratterizzata da diversi incidenti, l’intero gruppo ha dovuto effettuare due soste a causa dell’elevato degrado delle gomme, e l’australiano è giunto a casa lontano dal vertice, al quinto posto. Durante il primo pit stop, Piastri è stato superato dal suo compagno di squadra, poiché la McLaren ha richiamato per primo in pit lane Lando Norris. Sfruttando l’effetto dell’undercut, il pilota britannico ha guadagnato abbastanza tempo nel giro di uscita dai box per essere al pari di Piastri – e superarlo facilmente, dato che le gomme del debuttante non erano ancora alla giusta temperatura.

“Direi che non è stato ideale uscire dietro a Lando [Norris], ma quando finisci 30 secondi dietro di lui, non fa molta differenza,” ha commentato Piastri in seguito alla gara. “Penso che sia stato principalmente una questione di gestione delle gomme, non potevo fare molto di più per difendermi. Ho fatto del mio meglio contro Checo [Perez], ma in circa due giri mi aveva già lasciato molto indietro.”

Piastri ha dato prova di una dura battaglia a metà gara con un recupero di Sergio Perez, che ha tenuto gli spettatori sulle spine. Il pilota della McLaren ha fatto tutto il possibile per rendere difficile la vita del messicano dopo che Perez lo aveva superato all’esterno alla curva 1. Piastri ha offerto una dura resistenza, rimanendo vicino alla RB19 anche alla curva 2 e addirittura allargando la traiettoria e sfiorando l’erba con una ruota, ma alla fine Perez aveva troppa velocità.

“Penso che se avessimo avuto la vecchia macchina qui, probabilmente saremmo stati un giro indietro rispetto a dove siamo ora,” ha dichiarato Piastri, riferendosi agli aggiornamenti che hanno trasformato la stagione della McLaren di recente. “Comunque è stato un weekend molto positivo per la squadra e per me, c’è molto da analizzare, digerire e imparare da questa esperienza. Sono felice di aver mantenuto il quinto posto, a un certo punto pensavo che saremmo stati ancora più indietro.”

Il CEO della McLaren, Zak Brown, ha ammesso che Piastri aveva un piccolo danneggiamento del fondo vettura – anche se non ha confermato se fosse dovuto alla battaglia con Perez o al passaggio sui cordoli. Tuttavia, Brown ha affrontato la decisione di dare a Norris il primo pit stop nonostante fosse dietro in pista, dicendo:

“C’è stata una conversazione via radio, pensavamo che fosse la migliore strategia per la squadra, stavamo valutando se fare qualcosa più avanti nella gara, ma volevamo coprire Lewis [Hamilton], sembrava che anche lui stesse facendo una sosta.”

“Volevamo vedere come si sarebbe stabilizzato il ritmo con le nuove gomme, è qualcosa che abbiamo discusso al box, vedere dove ci trovavamo a 5 giri dalla fine e prendere una decisione… Quando è successo quel problema durante il pit stop, sapevamo che era qualcosa che avremmo potuto risolvere più avanti, ma era troppo presto nella gara per prendere quella decisione.”

Alla fine, il ritmo di Norris e i problemi di degrado delle gomme di Piastri hanno fatto sì che la McLaren non dovesse preoccuparsi di dare ordini di squadra a fine gara, ed è stato chiaro che l’australiano non era troppo preoccupato per come si erano svolti gli eventi.

“Ovviamente, un’altra grande giornata per la squadra, per tutti in pista e in fabbrica. Abbiamo fatto dei progressi significativi nelle ultime gare. Le condizioni di questo weekend ci hanno messo alla prova. Essere ancora lì davanti è un grande incoraggiamento e possiamo portare questo slancio a Spa la prossima settimana.”